Una piccola disavventura personale che merita di essere raccontata perché emblematica dello stato dei treni regionali nel Lazio in questi ultimi mesi. La sera del 4 agosto, assieme a moltissime persone, siamo alla stazione Nomentana in attesa dell’FL1 diretto a Fiumicino Aeroporto. Si tratta di corse che nei periodi regolari, transitano ogni 20/25 minuti mentre in questa strana estate 2023 sono estremamente diradate come abbiamo già spiegato in due precedenti articoli (qui e qui).
Il treno previsto per le 18.54 sembra essere in forte ritardo. Ma il tabellone posto sui binari, laddove tutti attendono, è muto. Nessuna informazione viene data ai viaggiatori se non da un gracchiante altoparlante che – solo in italiano – annuncia 10 minuti in più rispetto all’orario stabilito.
Subito dopo la voce registrata parla di 20 minuti di ritardo che poi, trascorsi una manciata di secondi, diventano 30 minuti. Sempre e solo annunci all’altoparlante, con un volume difficilmente udibile e soprattutto esclusivamente in italiano. Un gruppo di turisti in attesa sembra disorientato: un aereo li attende ed è grazie ad alcuni di noi che vengono informati del ritardo.
Il tabellone posto all’ingresso della stazione, lato viale Etiopia, riporta correttamente i nuovi orari e mostra che anche il treno successivo, delle 19.54, arriverà 10 minuti dopo il previsto. Ma sui binari, le decine di persone che attendono, non hanno alcuna notizia.
Torno indietro e avverto i turisti che con ogni probabilità sarebbero arrivati in aeroporto molto tardi. Poi, assieme ad una ragazza che ha lo stesso mio problema, cerchiamo un taxi da condividere ma l’impresa è ancora più complicata in quanto nessuna auto bianca è disponibile! Sarà solo grazie all’aiuto di un amico che riusciremo a raggiungere Fiumicino con un’auto privata ma è probabile che molte persone quella sera avranno perso i loro aerei.
Ciò che è veramente inaccettabile di questa vicenda è la totale assenza di informazioni ai viaggiatori. I tabelloni muti sui binari non hanno senso, soprattutto se quelli in stazione riportano delle notizie. E la voce registrata che annuncia ritardi o soppressioni dei treni deve essere anche in inglese. La città che si prepara ad ospitare un importante giubileo con 15 milioni di visitatori e forse un Expo, non può abbandonare così i viaggiatori su una linea che porta migliaia di persone in aeroporto.
Nel quadro sconfortante dei traporti del Lazio, Trenitalia era forse la migliore. Ma il disastro dei treni regionali di queste settimane fa ci fa ricredere. Sarebbe il caso di mettere subito mano ai tabelloni informativi e magari di pubblicizzare app che forniscano notizie in tempo reale sul passaggio dei treni.