E’ già passato un anno da quando questo blog ha aperto le pubblicazioni. Non c’è purtroppo molto da festeggiare, avendo in questo anno dovuto constatare che la situazione generale di Roma è andata peggiorando sempre più, raggiungendo livelli di degrado che nessuno, ragionevolmente, poteva immaginare.
Quando abbiamo iniziato pensavamo di poter contribuire alla rinascita della città, fungendo da supporto ma anche da stimolo ad un’amministrazione cittadina che dava qualche segnale di speranza, con in primis la riforma del settore della pubblicità a dimostrare che si poteva invertire la rotta, grazie anche a persone come l’assessore Marta Leonori. Ma se abbiamo iniziato con quegli auspici, ben presto abbiamo dovuto assistere al disfacimento del governo cittadino, affossato sostanzialmente dal partito che doveva sostenerlo con la complicità di un Sindaco che è riuscito a mettersi contro tutto il mondo, Papa Francesco incluso!
Se quindi fino ad un certo punto abbiamo cercato di affiancare ai tanti post di denuncia qualche proposta concreta (ricordiamo la dorsale ciclabile ed il magazzino del riuso su tutte), con il commissariamento del Comune di Roma siamo dovuti giocoforza tornare a concentrarci sullo squadernare i problemi cittadini, ben sapendo che difficilmente il Commissario Tronca avrebbe intrapreso iniziative che richiedono un orizzonte temporale superiore a qualche mese.
Ovviamente in cima ai nostri pensieri c’è sempre stata la riforma degli impianti pubblicitari, fedeli alle nostre radici come Bastacartelloni, ma anche sulle bancarelle non abbiamo scherzato, riproponendo il tema ad ogni pié sospinto e sottolineando che il problema non è solo o tanto l’abusivismo quanto la pletora di postazioni ambulanti regolari che fa di Roma un unicum negativo non rintracciabile altrimenti nel mondo occidentale.
Sono tanti i temi di cui ci siamo occupati in questo anno ed è difficile qui sintetizzarli tutti. Merita probabilmente una menzione particolare la storiaccia del nuovo bando per la Festa della Befana di piazza Navona, che abbiamo sollevato per primi nel silenzio della stampa cittadina e con i soli amici di RomaFaSchifo a parlarne con noi; così come nel tempo abbiamo dovuto prendere atto che il tema degli spazi abbandonati, pubblici o privati che siano, meritava addirittura una rubrica settimanale fissa come “La Città in rovina“, con ad oggi una quarantina di pezzi già archiviati e l’aspettativa che ve n’è ancora per qualche anno di materiale su cui scrivere, purtroppo. E nonostante il tanto brutto di cui siamo costretti ad occuparci ogni giorno, siamo riusciti ad inserire una rubrica come “Gente di Roma” che, grazie all’ottima Giovanna Iorio, riesce ad individuare il bello che pur c’è in tanto degrado.
Nessun festeggiamento quindi, come già scritto, ma l’impegno rinnovato ad essere una voce ulteriore di protesta così come di proposta perché Roma torni ad essere una città in cui è piacevole vivere e di cui andare fieri.
Ed è per questo che rinnoviamo l’invito a chiunque ami questa città a smettere di far finta di niente di fronte al degrado, o addirittura di pensare che esso sia ineluttabile, e far sentire la propria voce tramite il nostro piccolo blog.
Confessiamo che la nostra aspettativa all’inizio era di trovare qualche compagna/o di strada con cui condividere e coniugare gli sforzi ma, sebbene ciò sia in parte avvenuto, non lo è stato con la consistenza che una situazione degradata come quella romana avrebbe fatto immaginare.
Bando quindi alle timidezze o allo sconforto e diamoci tutti una mano per una rinascita complessiva della nostra straordinaria città!
ALCUNE STATISTICHE
Dal punto di vista dei numeri, questo primo anno di vita è andato sicuramente bene ma non significa che possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo registrato discreti risultati sul web con quasi un milione e 300mila pagine viste e giornate picco tra le 12 e le 15mila visite.
Interessante l’esame dei termini di ricerca che portano i visitatori sulle pagine di diarioromano: degrado, rifiuti, camion bar, bancarelle, io segnalo sono le più gettonate. Segno che il nostro sito si sta affermando come punto di riferimento tra i romani che non si arrendono al disfacimento della città.
Restiamo invece ancora deboli sul fronte dei social, dove stentiamo a crescere su Facebook e Twitter, forse a causa della scarsa interazione con i nostri lettori.