Un assessore all’ambiente a metà. E i rifiuti?

A metà agosto ci chiedevamo se fosse stato nominato un assessore all’ambiente, con la sola delega al verde urbano, e come di consueto nessun riscontro giunse al tempo.

 

La cosa doveva però essere in itinere perché un paio di giorni fa il Sindaco Raggi ha proceduto alla nomina di tale assessore nella persona di Laura Fiorini.

Come è ormai prassi dell’attuale amministrazione capitolina, la Fiorini non ha alcuna competenza specifica in materia di ambiente, essendo lei una dirigente del Ministero di Giustizia.

Temiamo di essere ancora una volta facili profeti nel prevedere che il neo assessore non riuscirà a fare più di tanto, dovendo scontare all’inizio l’ignoranza nella materia e la scarsa esperienza nei processi amministrativi.

Abbiamo però apprezzato una delle prime dichiarazioni della Fiorini:

… il mio obiettivo è attivare ogni possibile sinergia tra istituzioni e cittadini

 

Vedremo se con lei sarà possibile interloquire in maniera costruttiva, cosa che non ci è riuscita con nessun altro assessore.

 

E comunque, in tema di sinergia tra istituzioni e cittadini, consiglieremmo al neo assessore Fiorini di cominciare con il copiare ed estendere a tutta la città la lodevole iniziativa del Municipio VII.

A seguito infatti dei rigidi paletti introdotti dal Dipartimento Ambiente per le attività dei volontari del verde, la presidente del Municipio VII, Monica Lozzi, ha pensato di agevolare i volontari offrendo loro l’assicurazione resa obbligatoria dal Dipartimento.

 

 

Con la nomina di un assessore al verde risulta però evidente che il Sindaco Raggi intende mantenere nelle sue mani le deleghe ai rifiuti.

A noi questa scelta continua a sembrare semplicemente irresponsabile e suicida. Come può infatti pretendere Virginia Raggi, completamente digiuna in materia di rifiuti, di riuscire anche solo ad avviare a soluzione il problema più critico della città di Roma è cosa che sfugge alla comprensione.

 

Peraltro che la situazione sia continuamente sull’orlo di esplodere è quotidianamente denunciato dal LILA (Laboratorio Idee Lavoratori Ama).

Ecco un loro post dell’altro giorno:

 

ARIECCO L’EMERGENZA
Virginia “tritovagliata” dai TMB

CHE SUCCEDE??

IL PRIMO PROBLEMA.

La Sindaca continua a non decidere l’ubicazione della discarica di servizio e i proprietari dei TMB, che non sanno dove conferire lo scarto residuo, limitano i quantitativi da trattare.

IL SECONDO PROBLEMA.

Le scelte fatte fino ad oggi dalla Sindaca per la Direzione di Ama non hanno modificato il quantitativo di indifferenziata prodotta a Roma, anzi è aumentata.

IL TERZO PROBLEMA.

La situazione finanziaria, il parco automezzi e la situazione del personale (fra “rotti e vecchi”), è così drammatica da costringerci ad un urgente accordo societario con un partner industriale del settore.

Oggi limitiamoci a questi tre grandi problemi.

Le foto di oggi e le stesse dichiarazioni dell’AD sono la conferma di quanto diciamo e prevedevamo da mesi.
Continuiamo a chiedere al M5S di Roma e nazionale di cambiare “rotta” a Roma e prendere decisioni importanti….

 

 

Come fa il Sindaco Raggi a non comprendere che l’unica speranza per lei, e per la città, di evitare di finire sotto i rifiuti è trovare qualcuno con le competenze e le capacità di predisporre un piano di azione drastico ed immediato?

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3 risposte

  1. A proposito di rifiuti vorrei capire, una volta per tutte, quali sono le competenze del Comune e quelle della Regione.
    In molti post su vari siti utenti accusano la Regione, altri accusano il Comune…
    A chi spetta:
    – la raccolta e lo smaltimento;
    – la progettazione e la costruzione dei siti di stoccaggio e smaltimento;
    – l’eventuale ubicazione di discariche e/o termovalorizzatori.
    Vi ringrazio per la risposta.

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Continuano i sit-in itineranti della Rete di Associazioni per una Città Vivibile per denunciare i problemi e chiedere all’amministrazione un dialogo strutturato e continuativo con i cittadini.

Dopo Campo de’ Fiori, tocca a Trastevere (il 21/11 p.v.)

Basta strage stradale a Roma (ma anche in tutta Italia)!
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Perché i tassisti romani devono sempre farsi riconoscere?
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Da romani, @GiorgiaMeloni e @gualtierieurope, se anche voi ve ne vergognate, perché non vi sedete ad un tavolo e affrontate il problema con le rispettive competenze?

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