Un limite per “Io Segnalo”: massimo 5 segnalazioni al giorno

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E’ apparsa alla chetichella la scritta sulla pagina “Io segnalo” che avverte: dal primo gennaio massimo 5 segnalazioni al giorno. Una scelta che cambia poco secondo alcuni e invece ha un significato piuttosto chiaro.

Stiamo parlando del servizio ideato e introdotto dal precedente comandante del Corpo della Polizia di Roma Capitale, Raffaele Clemente. Una pagina web che permette al cittadino di inviare una segnalazione al gruppo locale chiedendo un intervento. Dunque uno strumento efficace per l’utente ma anche un elemento di controllo per il comando centrale sull’operato dei singoli gruppi. Ed è forse questo aspetto che si è voluto modificare con la decisione di limitare a 5 le segnalazioni.

Il comandante Porta, infatti, nominato dalla Sindaca Raggi è uomo interno al Corpo e dunque sensibile alle istanze che provengono dai Sindacati e dagli agenti. Non che vi sia qualcosa di male, intendiamoci: dare ascolto alle esigenze dei propri uomini è cosa saggia. Ma questo dovrebbe essere il secondo step, cioè un livello successivo alla soddisfazione dei cittadini. Ed è di tutta evidenza che i cittadini non siano soddisfatti di un Corpo che si gira spesso dall’altra parte di fronte a reati grandi o piccoli che ammorbano le nostre strade. E allora torniamo ad Io Segnalo: nelle volontà di Clemente era proprio un termometro per misurare e valutare il lavoro degli agenti.

Diarioromano partecipò ad una presentazione del servizio dedicata solo a pochi blog e in quel caso il Comandante ci spiegò gli obiettivi che ora sembrano trovare un limite con la nuova gestione di Diego Porta.

Il Sulp, un Sindacato di Polizia Urbana (forse il più rappresentativo ed efficiente) fornisce un quadro che spiega perchè si è arrivati a questa limitazione. Dopo un anno di attività, Io Segnalo aveva ricevuto 43mila segnalazioni, una media di 117 al giorno e 5 all’ora. Il dato però non è distribuito in maniera omogenea. Vi sono infatti dei cittadini molto attenti che segnalano più degli altri: un gruppo di circa 60 persone che ha inviato più di 100 denunce a testa. Tra questi, solo 5 cittadini hanno effettuato 8mila segnalazioni in un anno, vale a dire quasi il 20% del totale.

Il gruppo che è stato bersagliato da uno di questi cittadini si è trovato ovviamente in difficoltà perchè non ha avuto uomini e mezzi sufficienti per risolvere i problemi. Si tratta per lo più di denunce per divieto di sosta sotto varie forme (sul marciapiede, in curva, sulle strisce, in doppia fila etc). E infatti solo il 38 per cento delle segnalazioni ha avuto soddisfazione. Come si vede dalla tabella qui sotto, tra quelle “passate a programmazione” e quelle “negative”, la grande maggioranza resta senza seguito.

 

io-segnalo-sulp

 

Quali sono le conseguenze? Che il gruppo in questione può subire dei rimproveri da parte del Comando Centrale e alcuni agenti potrebbero ottenere delle valutazioni negative. Come si è pensato dunque di risolvere la questione? Non risolvendo a monte i problemi segnalati e cioè la grande quantità di sosta irregolare, ma mettendo un limite alle segnalazioni quotidiane. Un soluzione pilatesca della quale però non si può fare colpa solo alla Polizia Municipale, ma soprattutto alla Sindaca e all’assessore ai Lavori Pubblici (che di fatto non esiste). La gran massa di dati derivati da “Io Segnalo” dovrebbero servire a programmare le zone dalle quali partire per modificare le carreggiate, ampliare i marciapiedi, posizionare dei parapedonali e così via per ridurre il fenomeno della sosta selvaggia. Se infatti si pensa che i 6000 km di strade romane possano essere tutti presidiati dai vigili si commette un errore grossolano.

via albalonga sosta selvaggia
Il corretto arredo urbano che ha cambiato la sosta in via Albalonga (foto Rfs)

 

 

Dal punto di vista del cittadino resta la beffa di un servizio che non riesce a svolgere le mansioni per cui è nato. Ci siamo occupati di un nostro lettore che fu intimidito perchè inviava troppe segnalazioni. E pochi mesi prima un altro caso analogo fu denunciato da Romafaschifo. E’ evidente che i due cittadini in questione siano tra i 5 che hanno effettuato il maggior numero di segnalazioni. Ma proprio da questa esperienza dovrebbe trarsi un insegnamento: i problemi vanno risolti a monte. Mettere un limite alle denunce è come se si imponesse ad un paziente di non ammalarsi più volte in un anno per non intasare i pronto soccorso. I problemi insomma vanno affrontati con consapevolezza e coraggio. Al momento non si scorgono nè l’una nè l’altro.

 

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2 risposte

  1. Nonostante abbiano messo il limite il servizio continua a essere pessimo: segnalazioni prioritarie passate a programmazione oppure prese in carico dopo ore e ore, quando ormai non c’è più nessuno da multare o addirittura chiuse senza intervento!

  2. È lecito supporre che i segnalatori “multipli” non segnalassero casi isolati e distanti: un divieto di sosta all’EUR, uno sull’Aurelia e poi uno sulla Tiburtina… molto probabile che di 20 casi, la stragrande maggioranza fosse sulla stessa strada (e girando per Roma la cosa non sorpenderebbe).
    Basterebbe che la Polizia Locale scendesse in strada, togliendosi le fette di prosciutto dagli occhi, e facesse il suo lavoro per rendere “Io Segnalo” un servizio inutile…

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