L’avevamo scritto qualche mese fa, in occasione della morte di Alice Galli, una ragazza sedicenne travolta da un’auto mentre attraversava la strada, probabilmente sulle strisce pedonali.
“Che Raggi, Meleo e Stefàno avvertano le loro dirette responsabilità nella morte della povera Alice Galli.“
E ancora:
“… Alice Galli non è morta per un destino cinico e baro ma per trovarsi a vivere in una città i cui amministratori in oltre 10 mesi non sono riusciti a fare un singolo passo avanti per fermare la strage di pedoni!
Si decidano allora a prendere la situazione in mano e chiedano al Comandante Porta di scatenare i suoi uomini per cominciare a far rispettare le strisce pedonali a Roma. Non si risolverà subito tutto ma senz’altro la tendenza verrà invertita ed almeno potranno dire di aver fatto la loro parte.
In mancanza, al prossimo pedone morto provvederemo a ricordarglielo noi che ce l’hanno soprattutto loro sulla coscienza.”
Eccoci purtroppo a tener fede all’impegno preso, dovendo tornare a ricordare ai titolari della mobilità cittadina ma soprattutto al Sindaco Raggi le loro responsabilità dirette nell’investimento di una coppia sulla Laurentina, 66 anni lui e 64 lei, che ha portato alla morte dell’uomo ed alle gravi condizioni della donna. I due stavano attraversando le strisce pedonali quando sono stati travolti da un’auto.
Ancora una volta quello che in tutto il mondo civilizzato è un’operazione banale, ossia l’attraversare una strada, a Roma si rivela essere una specie di sport estremo, con rischi paragonabili al buttarsi da una montagna con una tuta alare.
Inoltre non solo questa strage non accenna a fermarsi ma addirittura le cose appaiono in netto peggioramento, con investimenti, morti e feriti praticamente ogni giorno. Mentre scrivevamo questo pezzo, ad esempio, abbiamo preso atto di un’altra serie di incidenti che hanno visto vittime dei pedoni. Incidenti in serie ormai, tanto che anche la stampa è costretta ad ammucchiare i titoli per star dietro all’attualità.
Ai titolari della mobilità, l’assessore Meleo ed il presidente Stefàno, dobbiamo ricordare che prima che pensare ai veicoli a motore o alle biciclette, è della mobilità pedonale che bisogna occuparsi, assicurando condizioni minime di sicurezza a chi si sposta a piedi. Questo vuol dire che a Roma ogni attraversamento pedonale deve passare dall’essere una sorta di tiro al piccione/pedone per gli automobilisti ad un vero e proprio corridoio di sicurezza per i pedoni. L’automobilista romano, avvezzo ad ignorare completamente tutta la segnaletica stradale, deve imparare ad avere un vero e proprio timore reverenziale nei confronti delle strisce pedonali; lo si deve portare ad avere il riflesso condizionato per cui appena vede le strisce istintivamente rallenta e mette il piede sul freno. Non sarà facile ma è un’impresa tutt’altro che impossibile, solo che ci si mettesse qualcuno a condurla.
Sappiamo che questi discorsi toccano senz’altro qualche corda del presidente Stefàno, mentre non nutriamo speranze dei confronti dell’assessore Meleo del cui avvicendamento abbiamo a più riprese manifestato l’urgenza.
Ma è soprattutto il Sindaco Raggi che si deve rendere conto che l’ennesima morte sulle strade romane è una sua precisa responsabilità, perché i mesi passano ma la mattanza pedonale prosegue senza sosta e senza che vi sia un briciolo di iniziativa da parte dell’amministrazione che lei guida (e non provi il Sindaco a citare la Consulta per la Sicurezza Stradale, il cui solo video promozionale, al termine del quale si vede il tipico attraversamento pedonale ‘alla romana’, basta a far capire la sua inconsistenza).
Guardi bene le sue mani il Sindaco e se ha un briciolo di coscienza le troverà sporche di sangue, quel sangue che a causa della sua inazione si continua a versare ogni giorno sulle strade romane.
Rispetto all’altra volta correggiamo il suggerimento che daremmo al Sindaco, nel caso volesse cominciare a fare qualcosa, anche solo per poter dire che lei ci ha provato a fermare la strage. Lasci stare il comandante Porta, la cui inutilità è stradimostrata, e chiami invece il comandante Di Maggio, dandogli il mandato chiaro di far diventare le strisce pedonali il luogo più sicuro per il pedone romano. Vogliamo scommettere che nel giro di pochi giorni vedremo risultati concreti?
In assenza, contiamo i giorni per il prossimo morto sulle strade di Roma e mentre lo facciamo ci chiediamo come possa prendere sonno ogni notte il Sindaco sapendo che il giorno successivo qualcuno dovrà forse piangere un suo caro per il suo non voler far niente.
2 risposte
Temo che la vostra faziosità indurrà uno come me al quale i grillini fanno schifo a votare per loro la prossima volta. Complimenti per la disinformazione!
Sarebbe così cortese da elaborare un minimo sulla nostra faziosità e disinformazione?
Siamo sempre aperti alle critiche ma possiamo considerarle solo se minimamente argomentate.
Grazie