Siamo in zona Tor di Quinto, lungo la pista ciclabile che collega Ponte Milvio con Castel Giubileo. Ettari di verde, adiacenti l’area golenale del Tevere, usati per ospitare circoli sportivi, campi di calcio, ristoranti. Un’area che, in una città normale, sarebbe un’oasi di pace per trascorrere il tempo libero e fare sport. E invece a Roma si è trasformata in una gigantesca discarica.
Abbiamo evidenziato in questa cartina il tratto di via del Baiardo di cui stiamo parlando, in modo che chiunque voglia farsi un giro possa individuarlo con facilità.
Qui ci sono il Futbol Club, il circolo Andrea Doria, il Pala Gems e molte altre strutture dove adulti e bambini possono fare sport e rilassarsi. Eppure, guardate i dintorni di via del Baiardo in che condizioni sono. Rifiuti accumulati ovunque, bottiglie gettate in quantità. Si tratta di una delle tante aree verdi di Roma scelta come discarica abusiva dai cosiddetti svuotacantine – che infestano con i loro adesivi i cassonetti – e da tanti cittadini incivili. Rifiuti chiamano rifiuti, per cui ovviamente basta che il primo incivile dia il via libera che viene seguito da tanti altri.
Come si può vedere si trovano sacchi di calcinacci portati da muratori con pochi scrupoli, residui di amianto, mobili e frigoriferi lasciati dai finti svuotacantine e rifiuti generici abbandonati da chiunque. Insomma il campionario completo di chi non rispetta se stesso e gli altri.
Purtroppo casi come questo sono molto diffusi sul territorio romano. Ne abbiamo portato più di un esempio. E anche qui vale la pena ricordare che per le tante microdiscariche che inquinano le falde e danneggiano l’ambiente, l’Italia è stata multata dall’Unione Europea. Un fenomeno, una volta assente nel Lazio, ormai divenuto parte integrante del panorama delle nostre campagne. E’ la globalizzazione del degrado.