Terza puntata dei consigli d’agosto per stimolare i romani a fare i turisti nella propria città.
Il tempo è stato bizzarro in questa parte centrale di agosto e, tra pioggia e caldo, vi sarete dedicati al telefilm preferito dando nuova forma alla seduta del divano di casa.
Ma è ora di alzarsi e prendere il vostro caro ombrello, indipendentemente dalle nuvole o dal sole, e ripararvi per bene: Roma, quella che è sotto gli occhi di tutti ma che non tutti guardano, vi sta aspettando.
Con le strade praticamente vuote, non vi sarà difficile arrivare e trovare parcheggio per andare a fare una visita alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea (Viale delle Belle Arti, 131 – Aperta da martedì a domenica ore 8.30 – 19.30 ). Sarà banale, direte voi, ma neanche troppo se pensate al fatto che custodisce una delle più ampie collezioni d’arte, circa 20.000 opere tra dipinti, disegni, sculture ed installazioni delle principali correnti artistiche dall’Ottocento ai giorni nostri.
Chi può affermare di aver visto con calma e senza doversi fare largo tra i visitatori tutto ciò che c’è al suo interno?
E dopo la visita alla Gnam, mettetevi comodi a bordo del tram 3, la cui fermata è proprio di fronte. Forse non molti sanno che questa linea attraversa mezza Roma (forse la più bella in termini di confort-paesaggio), arrivando fino al quartiere di Trastevere.
Ma al capolinea manca ancora tanto, ecco perché la prima fermata da fare è a quella di Piazza Buenos Aires. Prendete via Tagliamento, fiancheggiando la chiesa e, immediatamente, via Dora. Come foste degli invitati ad un gran galà, ad attendervi ci sarà un grande lampadario in ferro battuto, proprio sotto l’arco.
Ben arrivati nel quartiere Coppedè, tra i più suggestivi della Capitale. Vi ritroverete in mezzo ad un’architettura quasi unica dovuta al genio di Gino Coppedè. Il vostro occhio sarà attratto dalla Fontana delle Rane, posta esattamente al centro di Piazza Mincio, pochi centimetri più alta del livello stradale.
“Sprecate” un po’ di tempo per osservare lo stile particolare dei palazzi, state col naso all’insù, perché l’architettura non è solo ciò che vediamo ma anche ciò che è nascosto. Scattate foto, perdetevi per un attimo nel silenzio e nella tranquillità che questo posto ispira.
Grande attenzione va data a “I Villini delle Fate”: le loro facciate esterne sembrano essere ricamate con l’oro.
Se pensate di aver visto a sufficienza, ritornate alla banchina dalla quale siete scesi e continuate a farvi dondolare dal tram fino al quartiere San Lorenzo. Una piccola pausa caffè viene concessa a tutti, in particolar modo per visitare l’unico quartiere di Roma, colpito dai bombardamenti nel lontano 1943 (qualche palazzo non ha avuto ancora la fortuna di essere restaurato dopo 75 anni).
Che siate religiosi o meno, la vostra successiva fermata sarà quella di Piazza San Giovanni in Laterano, per dirigervi verso la Scala Santa, quella, per intenderci, che Gesù salì quando dovette raggiungere l’aula in cui si trovava Ponzio Pilato per l’interrogatorio, prima della Crocifissione.
Altrimenti proseguite per altre poche fermate fino a Via Labicana, 95 dove si trova la Basilica di San Clemente al Laterano (Da lunedì a sabato, dalle ore 9 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Domenica dalle ore 12:00 alle 18:00.)
La chiesa è ricca di decorazioni, mosaici ed affreschi. Ma la particolarità che la distingue dalle altre sta nel fatto che ciò che oggi si vede al livello strada risale ai tempi di Pasquale II; sotto di essa giace una chiesa del IV° secolo e sotto ancora ci sono i resti di antichi edifici romani (in una delle stanze è possibile vedere l’acqua che circola per la Cloaca Massima).
In questa Basilica sarete immersi nei secoli grazie alle differenti costruzioni, sovrapposte nello stesso luogo.
Proseguite con una passeggiata verso il Colosseo (sono solo 400 metri dalla basilica), giusto per ricordarvi quanto è grande e maestosa la nostra città e continuate a camminare attraverso Viale del Parco del Celio per poi immettervi nella Salita di San Gregorio. Un luogo panoramico e dal fascino eterno è lì ad attendervi: il Clivo di Scauro, un percorso rimasto invariato nei secoli. Anche in questo caso il suggerimento è perdervi, senza il timore di sparire davvero.
Se pensate che si stia facendo troppo tardi ed il vostro stomaco brontola per la fame, allora riprendete il tram e fate un’ultima visita alla “Fontana delle Anfore” in Piazza Testaccio. La fontana, che vuole ricordare il Monte Testaccio, formatosi dalle anfore rotte, è stata inaugurata nell’ottobre del ‘26 per poi essere spostata in Piazza dell’Emporio nel ‘35, fino a ritornare al suo posto originario nel 2015.
Adesso potete cercare un luogo dove mangiare tra le tante trattorie romane del quartiere Testaccio oppure di quello di Trastevere.
Se la vostra preoccupazione è come ritornare alla macchina, non temete! Gli orari del tram numero 3 sono cambiati e l’ultima partenza dal capolinea è alle 00.30.
Rilassatevi e godetevi anche una serata “magnereccia” ma non dimenticate l’ombrello.
Vi servirà ancora.