Il 4 luglio è stata una giornata davvero triste per il verde di Roma. Mentre bruciava una parte della Pineta Sacchetti, alcuni abitanti dei Parioli si sono allarmati per la rimozione di decine di oleandri fioriti da viale Bruno Buozzi. Hanno contattato la nostra redazione e subito abbiamo inviato sul posto un fotografo per documentare l’accaduto.
Gli operai, con una ruspa, stavano sradicando alcuni alberi presenti sulla strada da oltre 50 anni e – alla domanda sul perché stessero eseguendo questa operazione – non hanno saputo rispondere. Abbiamo immediatamente chiesto spiegazioni al II Municipio e la presidente Francesca Del Bello ha dichiarato che si tratta di un accordo preso con il gestore della rete elettrica, Terna. L’azienda, in marzo, aveva avvertito il Comune di Roma della necessità di ammodernare i cavi delle principali dorsali che attraversano Roma.
Con un investimento di oltre 60 milioni, verranno sostituiti 25 km di cavo in quattro differenti percorsi:
- dalla Cabina Primaria Laurentina fino alla Cabina Primaria Flaminia
- dalla Cabina Laurentina fino a quella di Ostiense
- da Ostiense alla Cabina Nomentana
- dalla Nomentana alla Cabina Villa Borghese
Ed è proprio quest’ultimo tragitto che passa per viale Buozzi dove però gli alberi avrebbero costituito un impedimento allo scavo molto profondo. Poiché molti oleandri risultavano piegati dal tempo (e soprattutto dalla mancanza di potatura che in quella zona non avviene da 10 anni), il Campidoglio ha autorizzato Terna ad eliminarli. Ad oggi sembra che verranno asportati 50 oleandri e un leccio (che si trova all’angolo con via Antonio Gramsci).
Impossibile sostituirli adesso sia perché deve prima essere terminato il lavoro, sia perché la stagione calda non è l’ideale per nuove piantumazioni. Pertanto Terna si è impegnata a posizionare nuovi alberi tra ottobre e novembre, anche se al momento non è noto quale essenza verrà scelta.
Ad oggi, l’immagine della strada senza le chiome verdi e fiorite è davvero spettrale e questo ci deve far riflettere sull’importanza di mantenere in salute il nostro patrimonio arboreo.
Già nel 2019, i cittadini riuniti nel Comitato Don Minzoni avevano sostituito alcune piante di viale Buozzi che erano state abbandonate da troppo tempo dal Comune di Roma e che si erano curvate per le mancate potature.
I nuovi alberi furono scelti già grandicelli proprio per evitare di dover aspettare anni prima di godere della loro ombra. C’è da sperare che Terna sappia individuare delle alberature giuste e che concluda il lavoro entro la fine dell’anno.
Una risposta
Mi chiamo Pietro Figa’ Talamanca e sono un ignegnere meccanico progettista specializzato in sistemi di tubazioni e condotte. Nel mio lavoro ho progettato lavori per la stesura di tubazioni sotterranee in contesti urbani abitati e con presenza di alberi.
Dall’ articolo mi sembra di aver capito che la giustificazione per l’ abbattimento degli olenadri sia stata che “gli alberi avrebbero costituito un impedimento allo scavo molto profondo”.
Purtroppo non ero a Roma la settimana scorsa e non ho potuto vedere tutti i lavori di persona. Ma da quel che ho visto nelle settimane passate, gli scavi erano piuttosto distanti dai marciapiedi sui quali erano gli oleandri.
In base alla mia conoscenza ingegneristica ed esperienza, non vedo la necessità tecnica di tali abbattimenti per quanto riguarda gli scavi. Semmai alcune radici avrebbero dovuto essere accorciate. Ma ripeto, gli scavi erano relativamente lontani dagli oleandri.
Detto questo, a volte quando si hanno tubazioni e condotte in prossimità degli alberi, è necessario salvaguardare le condotte da potenziali danni provocati dalla crescita delle radici. Perciò in questi casi è necessario abbattere gli alberi. In questi casi però gli alberi abbattuti non vengono rimpiazzati nelle loro sedi, perchè altrimenti il problema si ripropone.
Io ritendo che l’ abbattimento di tutti gli oleandri non sia stato giustificato. Sicuramente non è stata coinvolta la comunità di quartiere. E purtroppo sospetto che le promesse di ripiantare altri alberi potrebbero non essere veritiere se il motivo dell’ abbattimento degli oleandri fosse la crescita delle loro radici.
Da notare che gli oleandri abbattuti sono circa 50 (li riconterò personalmente) ed i ceppi e le radici degli oleandri non sono stati rimossi.
Una nota a parte. Circa un mese fa, camminando lungo viale Buozzi all’ altezza del civico 31, assistetti ad un mancato incidente frontale tra due macchine. A mio avviso, il mancato incidente era stato causato dalla cattiva segnalazione del semaforo provvisorio per i sensi unici alternati dovuti ai lavori di cui sopra. Alcune persone dello staff del cantiere assistirono al fatto. Da notare che, ai fini della sicurezza nei cantieri, una situazione dove due macchine inchiodano per evitare un frontale è considerato esso stesso un incidente (anche se le due macchine non si sono scontrate) e perciò va denunciato. Quando feci presente allo staff di cantiere che aveva assistito al fatto che la segnaletica non era chiara e che l’ incidente andava comunicato al direttore dei lavori, non ottenni alcuna collaborazione. Allora telefonai al vigili urbani e gli raccontai l’ accaduto. I vigili mi dissero che avrebbero mandato qualcuno a fare dei controlli.
Questo a dimostrare il livello di approssimazione dello staff di cantiere.
Se si riuscisse ad ottenere i documenti di richiesta di abbattimento che è stata presentata al comune, io potrei, a titolo gratuito, fornire una mia interpretazione tecnica sulla presunta o effettiva necessità degli abbattimenti.
Per qualsiasi seguito o chiarimento, scrivetemi a pietro.figatalamanca[chiocciola]gmail.com