Il 25 gennaio di quest’anno i cancelli di Villa Celimontana sono stati chiusi e da allora nessuno ha avuto più modo di entrare.
Sui cancelli è apparso un cartello del Dipartimento Tutela Abientale con su scritto:
“Si comunica che villa Celimontana rimarrà momentaneamente chiusa per la messa in sicurezza di alcune alberature”
Ben presto si è venuti a sapere che la chiusura della villa era dovuta al fatto che un numero enorme di storni vi aveva trovato “alloggio” causando la rottura di una serie di grossi rami e devastando viali, panchine e prati con il proprio guano. Da qui la necessità di rimuovere i rami pericolanti e ripulire un po’ tutto.
Normalmente si sarebbe proceduto ad allontanare gli storni dalla villa con uno dei metodi disponibili, ma in questo caso dal Dipartimento Ambiente hanno fatto sapere che non avrebbero fatto nulla per paura che gli uccelli tornassero nella zona della stazione Termini, dove avrebbero dato molto più fastidio.
Passati giorni e settimane senza che si vedesse alcuna attività nella villa, il 23 marzo l‘Associazione Progetto Celio e il Comitato CelioAperto hanno inviato una lettera alla sindaca, all’assessore all’ambiente, al Dipartimento ambiente e per conoscenza al primo Municipio chiedendo informazioni sui lavori e la data prevista per la riapertura della villa.
Oltre a questa lettera, ci sono stati articoli sugli organi di stampa ed una mozione del Consiglio del Municipio I per chiedere alla sindaca azioni immediate per la riapertura di Villa Celimontana.
Fatto sta che a distanza di qualche giorno Paolo Gelsomini, presidente dell’Associazione Progetto Celio, viene contattato dal Dipartimento Tutela Ambientale del Comune e riceve le seguenti spiegazioni:
Poi cala ancora una volta il silenzio e il 13 aprile u. s. le stesse associazioni scrivono di nuovo all’amministrazione capitolina.
Questo un estratto della lettera:
“In seguito alle nostre precedenti richieste di informazioni che non hanno avuto risposta, dovendo rispondere ai numerosi cittadini che fanno riferimento alle associazioni firmatarie, chiediamo ulteriormente notizie sulla natura, l’entità e la tempistica dei lavori di messa in sicurezza e di igienizzazione della Villa Celimontana restata danneggiata in seguito all’invasione degli storni di inizio anno e che oramai hanno da oltre un mese abbandonato la Villa.”
Il giorno successivo, ossia ieri, giunge alle due associazioni la seguente comunicazione da parte del Dipartimento Tutela Ambientale:
L’interlocuzione è gradita ma la risposta non contiene alcuna previsione di quando ci si può aspettare la riapertura di Villa Celimontana. Quanto tempo prenderanno le indagini fitostatiche e quanto le azioni per la messa in sicurezza delle alberature?
Il timore è che al meglio occorreranno altre settimane per vedere la villa riaperta e questo rappresenta un grave danno per tutti i residenti della zona, particolarmente nel periodo pandemico che tutti stiamo vivendo.
Questa storia, che si trascina da troppo, stride enormemente con la propaganda che la sindaca fa da mesi su presunti successi nella manutenzione del verde urbano. Ecco l’ultimo proclama della sindaca Raggi lanciato qualche giorno fa:
Aumenta sempre di più la distanza tra le parole di Virginia Raggi e la realtà delle cose. E col progredire della campagna elettorale non potrà che andar peggio.
Abituiamoci tutti.
3 risposte
Vergognoso. Proprio la mia villa preferita.!
Ci sono altri aggiornamenti?
Che articolo di merda